La quantità delle informazioni ne peggiora la qualità

certificata

Quotidianamente aumentano i dati e le informazioni che ci circondano e ci aggrediscono.

Purtroppo paradossalmente con il proliferare di dati ed informazioni assistiamo e subiamo sempre più notizie false e fake.

Nel primo trimestre del 2018 Facebook ha disattivato circa 583 milioni di profili falsi e 837 milioni di contenuti spam.

Il rapporto Global Risk già nel 2013 segnalava la disinformazione digitale tra i maggiori rischi a livello globale.

L’aumento di informazioni e dati aumenta il disordine delle informazioni ma diminuisce la nostra capacità di “informarci”

È paradossale.

E’ sempre più importante separare le notizie dalla pubblicità e dai fake, andare a fondo delle notizie, conoscere le fonti, verificarne la veridicità, in un mondo in cui più nulla è quello che sembra (nemmeno i curriculum).

Con queste premesse il compito di chi opera nell’informazione e di chi si rapporta con i consumatori sara sempre più “informare”, ovvero farsi garante e/o mezzo di informazioni in qualche modo certificate ed attendibili.

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