In evidenza

Per l’ex Auchan di Nola riapertura imminente

Auchan Nola presso Centro Commerciale Vulcano Buono prima della chiusura

Buone notizie per l’ex Auchan di Nola, l’ipermercato inaugurato nel novembre del 2007 all’interno del centro commerciale Vulcano Buono e che ha subito negli anni diverse ristrutturazioni e riduzioni del personale per poi essere ceduto nel 2019 alla Conad (quando Auchan ha “abbandonato” l’Italia) che lo ha chiuso il 30 dicembre scorso. (ha fatto il giro del web il “commuovente” discorso di “saluto” dei dipendenti del punto vendita).

Ultimo giorno di lavoro – il comunicato dei dipendenti

Oggi, spero, si possa ripartire dal comunicato di “addio” del personale del punto vendita per “ricostruire” una relazione con il territorio ed i consumatori ridando un ruolo a questo punto vendita ed a questo centro commerciale ed un posto di lavoro a tante persone.

L’ipermercato riaprirà.

Giovanni Longobardi (Linkedin)

Un imprenditore campano, Giovanni Longobardi, titolare del gruppo GDM, gruppo che opera come Affiliato Coop Alleanza 3.0 ha rilevato la struttura attraverso una cessione di ramo d’azienda sottoscritta con Margherita distribuzione, la controllata di Conad che ha gestito l’impianto finora dopo averlo a sua volta acquisito da Auchan.

L’imprenditore ex collaboratore di COOP con il Gruppo GDM vanta un forte impegno nel campo degli Ipermercati avendo già in gestione punti vendita ex Coop Alleanza 3.0 Quarto (Na)Torre Annunziata (Na)Castellammare di Stabia (Na) e Afragola (Na).

Coop Alleanza 3.0 il Francising

Nessun licenziamento.

Secondo le prime informazioni nessuno dei 90 dipendenti dell’impianto, finiti un mese e mezzo fa in cassa integrazione a zero ore, sarà licenziato.

“La GDM ha rilevato l’intero perimetro – spiega Antonio Napoletano, della segretaria regionale Uiltucs – il che vuol dire che non ci saranno esuberi”. 

Il passaggio delle consegne tra Margherita e GDM avverrà indicativamente il 10 marzo.

Questo però non vuole dire che l’iper riaprirà esattamente in quella data.

Saranno probabilmente necessari alcuni giorni per rimettere gradualmente in funzione la struttura.

Il Centro Commerciale

Sorto come uno dei centri commerciali più moderni, ideato dal famoso architetto Renzo Piano, in realtà si è rivelato un flop.

Il progetto nasce nel 1995, i lavori iniziano nel 2002 e vengono terminati nel 2007, per un costo totale di 180 milioni di euro, coperti in parte da finanziamenti regionali per la ricostruzione e lo sviluppo.

L’intero insediamento occupa un’area di circa 500.000 m², la superficie coperta è di 150.000 m²; sono presenti parcheggi per 8.000 auto. (fonte Wikipedia)

Nel tempo molti negozi sono stati chiusi a causa degli elevati costi ed affitti o per la mancanza di consumatori.

Dai commenti dei Clienti un grande problema è la vigilanza, che risulta molto insufficiente tanto che i furti di auto sono all’ordine del giorno.

L’offerta della galleria di negozi è sicuramente da riqualificare, si salvano in pochi (secondo i giudizi sui social)

Un impianto che ha però enormi potenzialità, con maggiore cura e sorveglianza potrebbe competere con tutti gli altri, anche se in periodo COVID i Centri Commerciale sono i più penalizzati dalle regole e dai decreti.

Il centro commerciale vanta anche Cinema Multisala e Holiday Hinn

L’ipermercato

GDM acquisisce un negozio di recente costruzione, pensato “alla francese” e con dimensioni oggi “eccessive” ma con grandi potenzialità avendo personale molto esperto, professionale, con un buon senso di gruppo e che ha dimostrato tanta voglia di fare.

GDM lavora utilizzando il marchio e i prodotti Coop e da questa collaborazione può sicuramente ricavare esperienze e assortimenti ampi, competitivi e con prodotti a marchio del distributore di grande qualità, convenienza e profittevoli.

Infine GDM è già impegnata sul fronte dei Centri Commerciali, l’imprenditore ed i suoi collaboratori si sono già impegnati nel rilancio di altri Ipermercati e dovrebbero avere chiara la strada da percorrere per rilanciare il punto vendita, anche in tempi difficili come questi.

Speriamo che il nuovo governo riveda certe posizioni in merito ai Centri Commerciali e prevenzione Covid 19.

Importante sarà l’entusiasmo, l’energia e la voglia di ripartire, che saranno iniettati in questo progetto.

“Signori quella che poteva essere una fine speriamo sia un nuovo inizio” parafrasando le dichiarazioni dei lavoratori a dicembre

In evidenza

Conad si consolida al Nord ma paga il prezzo dell’integrazione con Auchan

Conad si consolida al Nord ma paga il prezzo dell’integrazione con Auchan. Margherita Distribuzione perde 700 milioni in 16 mesi.

di Luigi Rubinelli

Luigi Rubinelli
Luigi Rubinelli

GIORNALISTA E ESPERTO DI RETAIL E DI CONSUMI, LAUREATO IN LETTERE. È STATO IL DIRETTORE RESPONSABILE DI RETAILWATCH.IT. IN PRECEDENZA E’ STATO FINO A MAGGIO DEL 2011 DIRETTORE RESPONSABILE DEL MENSILE MARK-UP CHE HA CONTRIBUITO A FONDARE NEL 1994.

I dati di questo articolo sono stati presentati da Francesco Pugliese, ad di Conad, in parte in forma scritta nella presentazione alla conferenza stampa di fine anno, in parte a voce.

Margherita Distribuzione è la società controllata al 51% da Conad e al 49% da Wrm di Raffaele Mincione.

Questo l’andamento delle perdite subite da Margherita Distribuzione:

2019                             300 milioni di euro

2020                             400 milioni di euro

I punti di vendita ex Auchan sono, erano 301:

  • 182 sono stati assorbiti dalla rete delle cooperative Conad
  • 101 sono passati ad altri operatori
  • 18 pdv sono in predicato di passare ad altri operatori nei prossimi mesi
Regione AbruzzoN° pdv 4Mq di vendita 6.303
Calabria1500
Emilia Romagna64.483
Friuli Venezia G12.900
Lazio3040.222
Lombardia64112.969
Marche4366.175
Piemonte823.970
Puglia317.776
Sardegna417.940
Sicilia317.735
Umbria12.855
Veneto1437.596
Totale182351.424

L’ acquisizione ha incrementato la presenza di Conad nelle sue aree di debolezza: Lombardia, Marche, Veneto, Friuli e Piemonte (130 pdv su 182).

Gli investimenti

  1. 120 milioni di euro sono stati destinati nel 2020 al “piano di uscite su base volontaria e incentivata
  2. 50 milioni di euro sono stati stanziati per interventi di ricollocazione diretta e indiretta
  3. 180 milioni di euro sono stati investiti per la ristrutturazione dei pdv della ex rete Auchan, adesso Conad.

Le persone

  • ‘Ridurre gli esuberi da 6.200 unità a meno di 1.000, a fine 2020’ – organico MD al 31/7/19 (ndr: nella slide di Pugliese la data indicata è 31/7/10, probabilmente un errore): 16.200)
  • Persone integrate nella rete Conad o in quelle di altri operatori: 11.115 (di cui 8.490 in Conad, con ricollocazione «diretta» per 1.115)
  • Persone che hanno aderito alla mobilità (volontaria/incentivata): 2.464(di cui 1.720 della rete e 744 delle sedi). Il costo per Margherita Distribuzione dovrebbe essere stato di 120 milioni di euro. Francesco Pugliese ha detto che circa il 35% delle persone oggetto della mobilità hanno già trovato un’altra occupazione.
  • Persone ricollocate (Conad/altri) o in PdV in via di sistemazione: 2.121(di cui 460 in PDV per i quali si stanno definendo dettagli passaggio). Il costo per Margherita Distribuzione dovrebbe essere stato di 50 mio di euro.
  • Persone per le quali stiamo ancora lavorando: 500
  • Ex lavoratori Auchan che sono diventati soci Conad: 40
  • Persone che hanno aderito alla mobilità volontaria/incentivata: 2.464(di cui 1.720della rete e 744delle sedi)
  • Persone ricollocate (Conad/altri) o in turnover: 3.236
  • Persone per le quali Conad sta ancora lavorando: 500

Il ruolo della cassa integrazione.

La Cigs è stata pagata dalle imprese e in parte dai lavoratori. La Cig Covid ha avuto una incidenza del 4%.

Cosa comporterà l’integrazione di Auchan

Al termine del 2020 il Sistema Conad, con l’integrazione di Auchan, svilupperà un fatturato complessivo di 15,7 miliardi di euro, con un incremento sul 2019 del 10,2%.

Questi i numeri forniti da Pugliese. Bisognerebbe riscontrarli con il bilancio di Margherita Distribuzione. Ma il bilancio 2019 non è ancora disponibile.

La comunicazione e il purpose e il payoff

Gli investimenti pubblicitari sono passati da:

Anno milioni di euro
2019 40
2020 42,5

Conad ha a disposizione il miglior network di agenzie di pubblicità e di pubbliche relazioni, WPP.
Parlare di comunicazione diventa difficile, perché la terminologia lascia spesso spazio a diverse interpretazioni. Ma proviamo lo stesso a fare chiarezza.
Il payoff rappresenta da sempre la promessa del brand, l’impegno che esso prende nei confronti dei propri stakeholder.
Il purpose è un concetto nato in tempi più recenti per rispondere a una necessità dei consumatori, che sempre più vogliono sapere cosa c’è dietro un brand o un’insegna. Oggi, soprattutto per un pubblico più giovane, conta infatti più come si raggiungono i risultati economici e finanziari che i risultati stessi. Con il purpose le aziende sono chiamate a raccontare in trasparenza la loro vera ragion d’essere e il come intendono contribuire al benessere della società civile. Quindi è chiaro il payoff di Conad, meno il suo purpose.
Purtroppo la purpose di Conad quest’anno ha dovuto affrontare l’integrazione di Auchan, con la complicazione per giunta del #coronavirus.

Tuttavia: Conad poteva fare di più rispetto ai numeri mostrati da Pugliese?
Probabilmente sì se avesse:
• Avuto contraddittori nelle diverse sedi nelle quali l’operazione Auchan è stata svolta, che francamente non ci sono stati
• Sviluppato un ascolto profondo e continuo delle persone Auchan coinvolte
• Se avesse esaltato le professionalità delle persone Auchan coinvolte
• Se avesse sviluppato con più tenacia la strada delle ricollocazioni esterne, soprattutto con l’appoggio di enti pubblici (ma ci rendiamo conto delle grande difficoltà di questa strada, peraltro accennata da Pugliese solo all’inizio).

Si conclude in questo modo, non di certo appassionante, l’integrazione Auchan in Conad. Speriamo che il mercato dei consumi tenga e che i negozi e i lavoratori coinvolti nella maxi operazione non subiscano contraccolpi.

Contributo di Luigi Rubinelli – Giornalista e esperto di Retail e di consumi, laureato in Lettere.

CONAD conferma l’acquisizione di gran parte della rete Auchan Retail Italia

Oggi la conferma che Conad (fonti varie tra cui Sole 24 ore), ha chiuso un accordo con Auchan Retail Italia per l’acquisizione della quasi totalità delle attività di Auchan Retail Italia.

Conad 2

Entrerà in Conad una parte importante dei circa 1.600 punti vendita di Auchan Retail Italia: ipermercati, supermercati, negozi di prossimità con i marchi Auchan e Simply, disposti sul territorio italiano in modo complementare alla rete Conad.

Non sono compresi in questo accordo i supermercati gestiti da Auchan Retail in Sicilia e i drugstore Lillapois.

L’accordo prevede anche che i centri commerciali in cui sono situati i punti vendita di Auchan Retail Italia continueranno ad essere gestiti dalla società Ceetrus, che prosegue la propria attività in Italia.
L’acquisizione sarà condotta da Conad con il supporto di WRM Group, società specializzata nel real estate commerciale.

«Siamo soddisfatti di aver acquisito e riportato nelle mani di imprenditori italiani una rete di distribuzione di grande valore, che sta attraversando un periodo di difficoltà ma che ha grandi potenzialità ed è complementare a quella di Conad. Oggi nasce una grande impresa italiana, che porterà valore alle aziende e ai consumatori italiani», ha dichiarato Francesco Pugliese, AD di Conad. fonte Ansa  

Adesso attendiamo le reazioni del mercato e degli alleati di Auchan Italia

Auchan cede 46 Iper a Conad … primo passo di una forte ristrutturazione

La notizia circola da un po’ di tempo, ma ora è cominciata la prima fase di dismissioni per AUCHAN Retail Italia.

Il primo passo vede AUCHAN Italia cedere 46 superstore dislocati sul territorio italiano alla cooperativa CONAD.

L’operazione, vedrà anche il coinvolgimento del finanziere italiano, Raffaele Mincione che prenderà il controllo della parte immobiliare di Auchan Italia.

Un’operazione che ha un controvalore complessivo oscillante tra i 600 e i 700 milioni di euro e che, cambierà i pesi nel settore GDO, in Italia.

Con questa acquisizione, Conad consoliderà’ ancora di più’ la sua presenza sul mercato nazionale e in particolare al Nord Italia, dove era più debole.

Conad ha chiuso il 2018 con un fatturato consolidato di 13,4 miliardi (+3% rispetto al 2017), raggiungendo una quota di mercato del 12,9% (e’ leader nel settore dei supermercati, 22,4%), con questa acquisizione scalzerà dalla vetta del fatturato complessivo, l’eterna rivale Coop Italia, leader da sempre con una quota di mercato del 14,2% .

Auchan Italia, lo scorso anno, ha generato ricavi per 2,24 miliardi (-2% rispetto al 2017), la gran parte dei quali (52%) nel Nord Italia. Ed è proprio nelle regioni settentrionali che voleva rafforzarsi Conad.

Auchan è presente in Italia anche con 260 negozi e più di un migliaio di negozi in franchising, ed ora molti temono la vendita del resto del gruppo.

Il pensiero va alla protesta proclamata a ridosso delle festività di Pasqua, del 25 aprile e del 1 maggio da Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs che chiedevano all’azienda AUCHAN di rompere il muro di silenzio che circonda le sorti di Simply che da mesi risulta “sul mercato” e si rincorrono voci di presunte e misteriose trattative con altri gruppi, proprio a partire da Conad, per la cessione di parti o della totalità della rete vendita.

Anche in Sicilia a fine Aprile i sindacati avevano dichiarato sciopero perché non ci sono risposte da parte dell’azienda alle insistenti voci di cessione della rete nell’isola.

In fondo è plausibile che Auchan sia interessata a cedere parte degli asset italiani fonte di perdite continue nonostante le numerose ristrutturazioni di strutture e marchio e punti a mantenere quelli sani (Decathlon, Leroy Merlin, Bricocenter, Bricoman, Norauto, Kiabi e Pimkie … ).

In tutto questo si aprirà anche una dinamica legata alla Supercentrale di acquisto Auchan Italia ed alle varie centrali italiane che gli sono associate …

In primo luogo ci sono i Master Franchisee  3A di Asti, Apulia Distribuzione dei fratelli Sgaramella in Puglia, Cedi Etruria in Toscana … questi resteranno o dovranno guardarsi intorno ? Non si tratta di realtà di poco conto.

3A di Asti. ad esempio, ha già dovuto pagare la “fuga” di due delle sue imprese maggiori verso PAM (Arimondo, e Borello )

Poi ci sono CRAI Supermercati che (guarda caso) a fine 2018 ha creato una centrale acquisti (Gruppo Levante) riunendo in essa anche il Gruppo D.iT (Sigma, Coal e Sisa), che sono oggi sotto Auchan, ovvero hanno i suoi contratti, ma di fatto si sono dati una dimensione minima per vivere di vita propria secondo cosa succederà … (sarà sufficiente?).

Infine C3 … che non potrà stare a guardare e che sicuramente è già oggetto di interesse da parte di altre Centrali Acquisti.

A tracciare il futuro di tutti questi sarà sicuramente AUCHAN Italia e le scelte finali che farà. Resterà o … abbandonerà l’Italia ?