In un webinar organizzato da GS1 Italy sono stati presentati i dati inerenti le rotture di stock nei supermercati.
Il dato ad aprile 2023 si attesta al 3,4% per le rotture di stock, con una perdita di vendite stimata del 5,6% (vedi immagine seguente).

Il fenomeno interessa, in modo crescente i prodotti e le categorie a più alto valore unitario, per cui la gestione della profondità assortimentale è diventata un elemento critico.
Dall’inflazione alla carenza di materie prime
Ad avere determinato questo scenario sono vari fenomeni, a cominciare dall’inflazione.
La forte pressione sui costi ha spinto in alto i listini del largo consumo.
L’incremento delle ‘rotture’ ha riguardato tutti i reparti, almeno a cominciare dalla primavera, ed è stato, poi, particolarmente impattante per le bevande, durante l’estate 2022.
L’ortofrutta si è confermata la merceologia con il più alto livello di Oos (10,5%).
Olio di semi e pasta ad alto rischio
Il timore di non trovare più i prodotti, o di dover pagare prezzi più alti, ha generato, negli oli di semi, un effetto incetta, che, a marzo 2022, ha portato a un incremento eccezionale di vendite rispetto allo stesso mese del 2021, ma anche a un tasso record di out-of-stock (10%).
Una dinamica analoga si è registrata, nella pasta di semola, determinando un picco delle vendite superiore al 50% nei mesi primaverili, accompagnato dalla crescita dei prezzi medi fino alla soglia del 30% in estate, per poi rientrare, al +20% circa.
Anche la minore disponibilità di alcuni prodotti, essenziali nei processi di trasformazione, ha caratterizzato il 2022 e si è fatta sentire in particolare per alcune componenti, come l’anidride carbonica.
L’impatto a scaffale è stato immediato: ad agosto 2022 il livello di out-of-stock dell’acqua minerale gassata è schizzato al 27,1% (contro il 7,5% del 2021) e la ricaduta, sempre in termini di vendite perse, è stata superiore, del 20%, rispetto al 2021.
La percentuale dell’Oos per categoria (fonte: “Barometro GS1 Italy – Circana”. Dati giornalieri di ipermercati e supermercati. Totale largo consumo confezionato)
L’Optimal shelf availability (OSA) è una iniziativa GS1 Italy gestita in ambito ECR Italia che studia in collaborazione con IRI: misura e analizza le cause dell’out-of-stock, per garantire la disponibilità di un prodotto a scaffale nel momento in cui il consumatore desidera comprarlo.