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Massima attenzione in Colorado per la fusione tra Kroger e Albertsons.

Lo scorso autunno, Kroger ha annunciato l’acquisto di Albertsons in una fusione da 24,6 miliardi di dollari.

In Colorado, Kroger gestisce 148 negozi King Soopers e City Market

Albertsons gestisce 105 negozi Safeway e Albertsons Here

La stragrande maggioranza dei cittadini del Colorado fa acquisti per la spesa settimanale, in negozi appartenenti ad uno dei due gruppi e questa proposta di fusione potrebbe avere conseguenze significative per i consumatori dello stato.

Da qui nascono le preoccupazioni del procuratore generale del Colorado Phil Weiser (democratico) che ha lanciato una “attenta ed accurata valutazione” dell’impatto della fusione nel suo stato.

Quali sono le preoccupazioni che genera questo accordo?

Questa fusione è ora sotto esame da parte dei procuratori generali dello stato e della Federal Trade Commission per garantire che non violi le leggi antitrust, che proteggono la concorrenza nel mercato e l’accessibilità e la qualità di prodotti e servizi. 

All’ufficio del procuratore generale del Colorado, stanno cercando di determinare se questa fusione danneggerebbe i consumatori, i lavoratori, gli agricoltori o i fornitori dello stato.

In alcune città i due gruppi hanno il monopolio della grande distribuzione, questo potrebbe influire sulla concorrenza e portare ad un aumento dei prezzi?

In caso di “sovrapposizione” di punti vendita si rischia di perdere posti di lavoro?

In alcune aree si assiste già ad una “desertificazione” dei punti vendita, questo accordo potrebbe aumentare questo problema?

L’ufficio del procuratore del Colorado sta ascoltando acquirenti, lavoratori al dettaglio, agricoltori, produttori di alimenti e altri provenienti da tutto lo stato che sono direttamente interessati dalla fusione per rispondere a queste ed altre preoccupazioni. 

Un Esempio

A Denver un King Soopers (Kroger) e un Safeway (Albertsons ) si trovano uno di fronte all’altro all’angolo tra 14th Avenue e Krameria Street.

Cosa succederà con la fusione?

Un King Soopers e un Safeway si trovano uno di fronte all'altro all'angolo tra 14th Avenue e Krameria Street a Denver giovedì 17 novembre 2022. (Foto di Hyoung Chang/The Denver Post)
(Foto di Hyoung Chang/The Denver Post)

Nelle comunità di tutto il Colorado, i negozi dei due gruppi competono testa a testa per gli stessi clienti. 

E, in alcune comunità rurali, i clienti devono guidare per un’ora o più per fare la spesa e rischiano di vedersi chiudere ancora qualche punto vendita. 

A Gunnison i consumatori si spostano da Lake City per acquistare generi alimentari e qui ci sono solo due opzioni per latte fresco, frutta e verdura o carne: il City Market o Safeway.

Se domani fossero dello stesso gruppo resterebbero entrambi? E con quali effetti sulla concorrenza?

Le perplessità dell’ufficio del Governatore

Ed ecco che l’ufficio del Governatore è in prima linea per cercare di “difendere” i Cittadini dello stato, alla ricerca di risposte e con l’impegno di verificare se la fusione possa violare norme antitrust.

Nel caso fossero rilevate inadempienze nella fusione, il “Colorado avrebbe l’opportunità e l’obbligo nei confronti dei cittadini del Colorado, di andare in tribunale per fermarla”.

È difficile immaginare una fusione aziendale che avrà un impatto sui cittadini del Colorado su base giornaliera più di questa, dichiarano dall’ufficio del governatore. 

Fonte The Denver Post

Phil Weiser è il procuratore generale del Colorado. I lettori del The Denver Post possono fornire un feedback sulla fusione partecipando a un sondaggio su https://qrco.de/grocerymerger


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Kroger acquisterà Albertsons in un affare da 24,6 miliardi di dollari

Le economie di scala contano

E’ di queste ore una notizia in grado di sconvolgere il panorama retail americano.

Kroger, la più grande catena di supermercati del paese con una quota di mercato dell’8% acquisirà la rivale Albertsons che ha il 5% di quota di mercato.

Questa acquisizione: “Accelera la strategia di accesso al mercato di Kroger e posiziona l’azienda come un importante rivenditore di prodotti alimentari omnicanale, offrendo qualità, valore, convenienza e scelta per i clienti“.

Continuità del track record di investimenti attraverso l’abbassamento dei prezzi, il miglioramento dell’esperienza del cliente e l’aumento dei salari e dei vantaggi p dipendenti

Rafforza il modello di creazione di valore di Kroger per aumentare la redditività e migliorare i rendimenti per gli azionisti

Il nuovo gruppo

Insieme andranno a formare un colosso che conterà quasi 5.000 negozi e oltre 700.000 dipendenti e il 13% del mercato.

Entrambe le catene di supermercati hanno guadagnato dimensioni considerevoli attraverso anni di acquisizioni regionali.

Kroger ha costruito il suo impero coast-to-coast raccogliendo catene come Harris Teeter, Mariano’s e Fred Meyer, mentre Albertsons ha messo insieme vari marchi di generi alimentari, in particolare Safeway, che ha acquisito nel 2015.

Il nuovo gruppo diventerebbe un colosso (Esselunga, giusto per avere un raffronto, non arriva a 200 punti vendita), ma che non sarà l’azienda più grande nel mercato grocery statunitense perché Walmart ha una quota di mercato quasi doppia: 25%.

Questa fusione, prevista per il 2024 dopo che l’antitrust avrà approvato i dettagli dell’operazione, ricorda che in periodi difficili come questo il potere contrattuale nei confronti dei fornitori e le care vecchie economie di scala ottenibili con le grandissime dimensioni sono una leva competitiva molto importante considerata l’importanza del prezzo per il consumatore.

La sfida dei volumi e dei prezzi

Chi non ha le dimensioni dei leader o l’efficienza dei discount farà bene a riflettere in fretta sul proprio modello di business perché giocare con possibilità di vittoria la partita dei prezzi bassi sta diventando molto difficile.

Grandi dimensioni significano anche economie negli investimenti in innovazione digitale soprattutto nelle nuove tecnologie.

Del resto il prezzo è molto importante, ma non è tutto.

Lo ha ricordato oggi con una frecciatina anche il CEO di Kroger: “This merger … accelerates our position as a more compelling alternative to larger and non-union competitors.”

Le società Kroger e Albertsons annunciano l’accordo di fusione definitivo (documento ufficiale)

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Il futuro della spesa: i carrelli intelligenti

Anche Albertsons sta testando i carrelli della spesa intelligenti

Sostanzialmente i carrelli intelligenti consentono:

Identificare il Cliente

  • Inserendo il numero di telefono
  • Attraverso un device
  • Attraverso una tessera

Assistere il Cliente

  • Vedere suggerimenti e offerte
  • Trovare i prodotti nello store e ottenere informazioni aggiuntive su di essi
  • Rivedere le tue precedenti spese ed i prodotti acquistati
  • Consultare una tua lista della spesa

Semplificare il Check out

  • Toccare lo schermo per chiudere la spesa e per pagare con il conto associato all’account o inserire una carta per effettuare il pagamento
  • Saltare le code e uscire

La soluzione Veeve Smart Cart

Veeve Smart Cart

I clienti possono cercare, individuare e confrontare i prodotti mentre fanno acquisti. 

Si possono offrire consigli in tempo reale in base al contenuto del carrello o alla posizione per aumentare la spesa. 

I clienti possono anche richiedere assistenza con un solo tocco.

Caratteristiche

  • Computer Vision: Gli algoritmi di computer vision proprietari di Veeve estraggono funzionalità visive (prodotti e codici a barre) per un riconoscimento istantaneo. La tecnologia sfrutta l’apprendimento attivo per rendere i carrelli operativi fin dal primo giorno di installazione.
  • Batteria La tecnologia della batteria sostituibile mantiene i carrelli in funzione tutto il giorno.
  • Controllo del peso Il carrello può acquisire automaticamente il peso dell’articolo e calcolare il prezzo.
  • Privacy telecamere e computer vision solo all’interno del carrello, anziché utilizzare telecamere aeree o dati biometrici (sostanziale differenza con Amazon Go).
  • Sicurezza Un chip GPS integrato tiene traccia della posizione del carrello in tempo reale.
  • Monitor Touch 10″ ed interfaccia molto semplice
  • Smart Shopping possibilità di smaterializzare i coupon durante lo shopping

Controllo del peso

Certificato secondo i più alti standard per misurazioni precise nella pesatura di qualsiasi articolo.
  • Cattura automaticamente il peso
  • Calcola istantaneamente il prezzo
  • Migliora il controllo e la prevenzione dei furti

Back office e controllo

Tutti i dipendenti possono essere dotati di tablet per :

  • Controllo remoto dei carrelli
  • Supporto da remoto dei Clienti
  • Attività di CRM (consigli di acquisto in base ai profili, identificazione del Cliente, ecc.)
  • Verifiche e prevenzioni comportamenti anomali

Commenti pervenuti

“ Ciao Andrea, ho letto il tuo post e ti dico perchè secondo me in Italia non funziona.

Partiamo da problemi tecnici:

Peso penso sia “normale” acquistare 3 confezioni di acqua durante una spesa, questo significa che hai aggiungo nel carrello 27Kg di peso.

La portata massima in Italia per pesare la frutta è 30kg/5gr di divisione.

Questo significa che se aggiungo frutta e verdura andrei fuori portata

Riconoscimento prodotti – sempre in ortofrutta data la molteplice disponibilità di prodotti, ad esempio mele melinda, mele non brand, per i sistemi di riconoscimento ottico diventa impossibile distinguerli.

Infine con le borse BIO l’impresa è ancora più complessa.

Riconoscimento prodotti freschi – come sai quando acquistiamo ad esempio un salame o un formaggio con crosta l’etichetta con il codice a barre è legata al prodotto con un filo che rende l’etichetta pieghevole in mille modi e molte volte coprendo il codice a barre, quindi anche in questi casi i sistemi di riconoscimento fallirebbero.

In generale i carrelli sono disponibili in aree aperte, quindi, soggetti ad intemperie.

Collocazione dei carrelli – occorre caricare le batterie e per fare questo è necessario avere l’alimentazione elettrica dove oggi non c’è.

Penso che non siano prodotti con IP necessario a rendeli waterproof.

The smart #shopping #cart: a practical case of #AI

More and more practical examples are emerging that bring #retail closer to #innovation: Andrea Roagna talks about the #smart shopping cart. How does it work? After picking up their trolley, the #customer is recognised and displays real-time #shopping suggestions and personalised #promotions on the screen, based on both their usual purchases and product correlations. Customers can also search and compare different products and consult their shopping list. To complete the #purchasing process, they simply touch the screen and pay with the associated account.
The core of this invention is #Artificial #Intelligence. Specifically, by means of Image Recognition, the products entered are recognised and their weight and price calculated, while purchase suggestions and personalised promotions are processed by means of Machine Learning algorithms, which study the correlations between the various products and learn from the customers’ habitual purchases.
The benefits? For consumers quick and personalised shopping, for retailers collection and processing of #data resulting from the choices to accept or not to accept the shopping cart’s AI recommendations.

Retail i dati dei principali gruppi internazionali

Contesto internazionale

 Reatil

I quattordici principali gruppi internazionali hanno chiuso il 2016 con ricavi pari a 1.183 miliardi di euro, in crescita dello 0,9% sul 2015.

Il gruppo Wal Mart è di gran lunga il primo con un fatturato 2016 pari a 456,6 mld di euro, (il Pil della Svezia), davanti alla connazionale Kroger (109,4 miliardi), alla francese Carrefour (76,6 miliardi), all’altra statunitense Target (65,9 miliardi), alla britannica Tesco (65,3 mld) e all’olandese Ahold Delhaize (62,3 mld).

  1. Wal Mart          456,6 miliardi di Euro
  2. Kroger              109,4
  3. Carrefour           76,6
  4. Target                65,9
  5. Tesco                 65,3
  6. Ahold Delhaize  62,3 

Il maggior operatore della Gdo italiana, Coop con 11,2 mld, è ampiamente arretrato nel contesto internazionale.

Mediamente il 25,3% delle vendite dei grandi operatori è realizzato in punti vendita esteri.

L’olandese Ahold Delhaize ha la maggiore proiezione internazionale e fattura all’estero il 79,1% delle vendite, seguita da tre gruppi francesi: Auchan (64,1%), Carrefour (53,2%) e Casino (42,3%).

A parte Wal Mart (24,1% all’estero), le altre catene statunitensi (Kroger, Target e Albertsons) operano solo sul mercato domestico, così come la spagnola Mercadona.

I grandi della Gdo italiana hanno una dimensione esclusivamente nazionale.

I maggiori operatori internazionali realizzano un margine industriale (Mon) pari al 4% del fatturato, superiore al 3,3% dell’aggregato italiano e il rendimento del capitale investito (Roi) è pari al 11,7%, quasi il doppio del 6,3% dei main player italiani.

I gruppi statunitensi si confermano i più redditizi per Roi: Target al 20,9%, Wal Mart al 18,1% e Kroger al 16,7%, seguiti dall’australiana Woolworths e  dalla spagnola Mercadona, entrambe al 16,4%.

Tra i gruppi italiani Eurospin mostra il migliore Roi (20,7%), seguita da Lidl Italia (16,3%) ed Esselunga (15%).

La graduatoria dell’efficienza, misurata in termini di vendite per mq di superficie, è guidata dall’australiana Woolworths con 10.850 euro/mq, seguita dalla spagnola Mercadona con 8.180 euro, dall’olandese Ahold Delhaize con 7.400 euro.

Seguono, sopra la media internazionale di 5.900 euro, Tesco (6.900 euro) e Casino (6.570 euro), mentre Il valore più basso è quello della statunitense Target (2.960 euro).

I rimanenti operatori si collocano tra i 4 mila e i 5 mila euro per mq.

Considerando solo le vendite sul territorio nazionale, visto che i gruppi a proprietà italiana non hanno presenza all’estero, Esselunga con 16.000 euro/mq si conferma come il gruppo internazionalmente più efficiente, davanti l’olandese Ahold Delhaize (13.050 euro/mq), l’australiana Woolworths (10.960 euro per mq), la britannica Tesco con 10.870 euro e la spagnola Mercadona (8.180 euro).

Le cooperative italiane Coop (6.730 euro/mq) e Conad (5.760 euro/mq) si posizionano relativamente bene, superando ampiamente la cooperativa tedesca Rewe a 4.630 euro.

Unico dato internazionale migliore di Esselunga: i 17.500 euro/mq delle attività in Belgio della ex Delhaize (incorporata dall’olandese Ahold).

  • fonte area studi mediobanca

 

USA in meno di 50 anni nessuno dei top Retailers è ancora nei top dieci.

Walmart.jpg

Quando si dice che un immagine vale più di mille parole …

Da questa immagine appare chiara l’evoluzione dei primi 10 Retailers in USA dal 1970 allo scorso anno.

L’elenco a sinistra include nomi come Sears , JC Penney e Kmart, ma sostanzialmente nessuno di quelli presenti lo è ancora oggi.

Nel 2017 la TOP 10 dei Retailer include Walmart nella posizione n. 1, seguita dagli agguerriti concorrenti Kroger , Costco e, naturalmente, Amazon .

Nessuna delle compagnie a sinistra è rimasta in quello di destra quasi mezzo secolo dopo.

#soncose di cui riflettere